La decifrazione della scrittura cuneiforme avvenne nella prima metà dell'Ottocento, sfruttando la conoscenza dell'antico persiano e l'esistenza di iscrizioni persepolitane trilingui (in babilonese, elamico e antico persiano).[1] Dopo aver affrontato molto scetticismo, l'assiriologia poté dirsi definitivamente fondata come disciplina nel 1857, quando quattro studiosi (William Fox Talbot, Edward Hincks, Henry Rawlinson e Jules Oppert) furono in grado di produrre indipendentemente l'uno dall'altro quattro traduzioni tra loro coerenti di una iscrizione inedita del re assiro Tiglath-pileser I proveniente da Assur.[2][3]
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